lunedì 20 aprile 2009

Mi commuovono i vecchi ...

... muove qualcosa dentro (Giovanni Lindo Ferretti).
E' ciò che ho provato incontrando Sisto, una persona che, benché nella lucidità, presenta deperite le principali funzioni vitali (mobilità, vista, udito, ...).
Mi scuote la condizione del venir meno: assistere alla decadenza biologica, ma anche immaginare la progressiva scomparsa dei 'compagni di viaggio' (il vecchio è colui che ha molti morti dietro di sé). Un lento e inesorabile scivolare verso quel confine inconosciuto che chiude alla vita e apre alla morte.
Questa condizione rappresenta un potente contatto con la profonda realtà della nostra vita destinata in modo più o meno evidente al suo consumo, sicuramente a concludersi. Se è vero che ogni progetto ha in sé anche la sua morte, anche la vita presenta in sé i presupposti della fine.
Simone De Beauvoir, in un libro vecchio quanto il sottoscritto, affronta questo tema partendo da due ipotesi: la legge della vita è il cambiamento di cui l'invecchiamento è una espressione; la vecchiaia è un fenomeno biologico che ha conseguenze psicologiche.

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