Tremavo di fronte alla necessità di dover dare il nome a mio figlio. Nell'azione del nominare sentivo tutta la responsabilità dell’averlo messo al mondo. Non ho potuto non farlo, ma sentivo forte la sfida della vita che si apriva per lui e per me con lui. Come afferma Claudio Magris il nome è il segno di un unico e irripetibile individuo.
Dare il nome è un gesto potente. Segna il passaggio in vita, l’avvio di una storia che, benché destinata a finire e a perdersi nella memoria, segue la sua strada, più o meno compiuta, più o meno decifrabile. Ogni nome fa il suo percorso: alcuni non fanno il tempo di apparire che se ne vanno, altri rimangono al palo, altri ancora riescono ad acquisire peso e significato.