domenica 10 settembre 2023

Creare, distruggere valore

Veniamo inconsapevolmente al mondo e lungo il percorso lasciamo poco o nulla. Non necessariamente il nostro "passaggio" crea VALORE, capita anche che lo distrugga.

VALORE non ha a che fare solo con l'aspetto economico, anche se questa dimensione può essere valutata puntualmente: si può infatti calcolare quanto capitale è stato accumulato in vita rispetto a quello donato/ricevuto; approfondendo l'analisi quanto nel nostro vivere abbiamo contribuito, sempre economicamente, rispetto al sistema nel quale siamo inseriti e quanto invece abbiamo attinto/scaricato sugli altri e/o sulla collettività. 

Poi VALORE è sicuramente legato alla riproduzione umana e all'accompagnamento nel mondo di giovani vite, ancor più in questo periodo di calo demografico. Naturalmente non si tratta solo dell'allevamento ma soprattutto dell'accudimento. C'è quindi un aspetto quantitativo ed uno qualitativo, il primo è facile da valutare, molto meno il secondo.

Ma VALORE è anche altro: viviamo in un tessuto sociale nel quale possiamo dare un contributo materiale ma soprattutto culturale: facilitare o meno la convivenza, portare o meno benessere a chi incontriamo, dare o meno un contributo educativo/formativo, anche creare felicità/infelicità. Quindi anche rispetto a ciò possiamo risultare contributori oppure distruttori.

In queste dimensioni, ognuno trova la sua collocazione.

giovedì 15 giugno 2023

Camuffare il malessere

In un'intervista trovo riporta la seguente frase: "mia mamma faceva la cubista, era una ragazza con problemi, mi ha avuta a 21 anni. Entrambi (ndr. mia madre e mio padre) hanno sofferto molto ed erano onesti in questo, non hanno mai camuffato il loro malessere".

"Camuffare il malessere" è culturalmente un "must" del nostro vivere: l'obiettivo è far vedere che tutto è bello e che tutto va bene.

"Tutto bene" è diventato un intercalare che ha perso significato. I "social" sono diventati l'interfaccia della nostra immagine, non solo di quello che vogliamo far vedere, spesso anche strumento di costruzione della realtà auspicata.

E' così potente tale pressione che non ci si rende conto di "camuffare"; lo si fa per se stessi più che per gli altri, in quanto far spazio alla realtà significa fare i conti con la fragilità, anche la pochezza, della nostra vita. Alto è il rischio di incontrare il "fallimento". Non ce lo possiamo permettere.

Impostazione, parafrasando la citazione sopra riportata, "disonesta".

Non è umano che tutto vada bene; non è reale la costante felicità; la felicità inoltre, non dipende solo da noi. Questa è la condizione umana: venuti al mondo, attraversiamo il tempo concesso vivendo le esperienze disponibili e possibili; possiamo prendere delle strade che possono condurre da una parte oppure dall'altra, incontrando con diversa probabilità questo o quello. Ma soprattutto possiamo prepararci ad affrontare ciò che può accadere; cioè, riconoscere la presenza del limite e, quando inesorabilmente emerge, starci dentro, affrontarlo, senza farsi travolgere. Per qual che si può e si riesce.

Ogni altra strategia è destinata al fallimento: prima o poi la realtà spazza via ciò che non è vero.

lunedì 30 gennaio 2023

Arretrare

Prima era un dichiarato: "superati i cinquanta cambia tutto". Naturalmente il riferimento è l'impatto del tempo sulla vita, in tutte le sue dimensioni, fisiche e non. 

Ancora quarantenne, ho registrato queste parole nei preamboli di un consiglio di amministrazione. Ricordo perfettamente la situazione, anche visivamente la smorfia che le ha "incarnate".

Ora ampiamente cinquantenne è tutto conclamato: il cedimento è inoccultabile, incessante e progressivo. Potrei elencare puntualmente sintomi ed evidenze, per non parlare di quello che non riesco più a fare, oppure non mi fido più a fare.

Questa consapevolezza fa cambiare completamente lo sguardo: il limite prende il sopravvento e lo sguardo si rivolge all'indietro; il fermarsi da noia diventa riposo, il passato da obsolescenza diventa ricordo, anche consolazione. Come non mai prima.

Condizione necessaria. Senza alternativa.

Rappresentare in modo diverso tutto ciò rischia di scadere nell'evasione, forse illusione se non nella negazione.