venerdì 27 gennaio 2012

Improduttivi, inefficaci e inefficienti


Sono consapevole delle fasi della vita.
Osservo ciò che ho attraversato: i primi decenni in preparazione di ciò che sarebbe potuto avvenire, il tempo della ‘riproduzione’, di seguito la fase pubblica e sociale. Finirà anche questa, prima o poi. Ed essa con me, prima o poi.
Percorro questo cammino provando – per quel che mi è possibile – a ‘mettere del mio nelle cose della vita’, conquistando progressivamente spazi di azione ed espressione, ambendo a fare un po’ tutto bene: dal marito al padre, dal professionista al cittadino. La corsa appare accorta, progressiva, per ora senza particolari contrattempi.
Mi è stato concesso molto.
Ho dovuto sperimentare: scivolare rovinosamente e vincere clamorosamente, ma soprattutto fare un passo alla volta attendendo che il tempo faccia il suo corso, la debita selezione, l’opportuna ‘digestione’.

venerdì 13 gennaio 2012

Rendita parassita

Vivo con disagio ogni qual volta mi imbatto in situazioni ove non appare corrispondenza tra qualità della persona, posizione ricoperta e stile di vita; situazioni rese possibili solo in virtù d’altro o d’altri, non ‘di ciò che si è’. Sono molte e diffuse, piccole e grandi; sono sotto gli occhi di tutti, quotidianamente. Legittime, legali ma assolutamente improduttive, talvolta anche ingiuste.
La ricchezza è un valore, ma se è il risultato del merito, non di rendita ed evasione’.
Questa dichiarazione del Presidente del Consiglio rappresenta una ‘pietra miliare’. Mi piace tradurla nel seguente modo: è opportuno che le risorse disponibili, tutti i tipi di risorse, materiali e immateriali, siano gestite da persone che si distinguono per capacità e onestà, non per mera ‘appartenenza’ o per violazione della legge (bello a tal proposito l’articolo di Saviano su Cosentino).