sabato 31 luglio 2010

Quando si rompe il ritmo delle cose ...

..., esse, nella loro semplicità, risplendono come oro nel mondo.
Aldo Moro nel corso della sua prigionia scrive alla moglie - deceduta recentemente. La condizione di prigioniero e la minaccia di morte risulta liberante, fanno uscire allo scoperto ciò che conta: l'amore ricevuto e donato. Esprime, infatti, riconoscenza e affetto per tutti coloro che lo hanno amato fino ad allora, al di là di ogni merito, che al più avrebbe consistito nella capacità di riamare.
E' il riconoscimento dell'essenziale, delle cose semplici, ripetitive e quotidiane: l'esserci in salute, la presenza delle persone care, l'esperienza vissuta, l'attività quotidianamente svolta ... anche la camicia da ritirare in lavanderia.
Solo una rottura riesce a svelare tale valore. Rottura di un ritmo ben scandito, funzionale al fluire delle cose ma non a viverle, rassicurante nel dare riferimenti ma incapace di rendere felici.

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