mercoledì 7 novembre 2007

Marco Revelli parla di tutti ...

... quelli che non stanno al loro posto, non solo - anche perché in questa definizione potrei rientrarci anch'io -, di tutti quelli che non stanno al loro posto perche un posto per loro non c'è.
L'aumento significativo del numero di queste persone attorno e vicino a noi, sembra stia attivando una pedagogia del disumano che porta con sé la cancellazione dell'ethos umanitario, l'accreditamento del fastidio verso l'Altro, la certificazione ufficiale della sua trasformazione simbolica in minaccia.

Letture:
Marco revelli (Le vite di scarto)

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