mercoledì 18 aprile 2007

Wendy Mogel parlando di educazione ...

... e di bambini (ma il discorso può ampliarsi ad ogni relazione con l'Altro) evidenzia la "trappola" che la attuale cultura fortemente competitiva ci tende: "diventare dei vincitori trascurando il dono più sacro, ovvero la santità e la potenza del momento presente e l’individualità di ognuno".
Momento presente e individualità che rimandano e alla necessità di accettare la normalità come le turbolenze, e alla esigenza di abbandonare l'illusione di "aggiustare" gli altri preoccupandoci di più, magari insieme, di ciò che ci accade intorno, e, ancora, alla opportunità di dare fiducia all'Altro anche quando non comprendiamo, talvolta non condividiamo, scelte e azioni.

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