VALORE non ha a che fare solo con l'aspetto economico, anche se questa dimensione può essere valutata puntualmente: si può infatti calcolare quanto capitale è stato accumulato in vita rispetto a quello donato/ricevuto; approfondendo l'analisi quanto nel nostro vivere abbiamo contribuito, sempre economicamente, rispetto al sistema nel quale siamo inseriti e quanto invece abbiamo attinto/scaricato sugli altri e/o sulla collettività.
Poi VALORE è sicuramente legato alla riproduzione umana e all'accompagnamento nel mondo di giovani vite, ancor più in questo periodo di calo demografico. Naturalmente non si tratta solo dell'allevamento ma soprattutto dell'accudimento. C'è quindi un aspetto quantitativo ed uno qualitativo, il primo è facile da valutare, molto meno il secondo.
Ma VALORE è anche altro: viviamo in un tessuto sociale nel quale possiamo dare un contributo materiale ma soprattutto culturale: facilitare o meno la convivenza, portare o meno benessere a chi incontriamo, dare o meno un contributo educativo/formativo, anche creare felicità/infelicità. Quindi anche rispetto a ciò possiamo risultare contributori oppure distruttori.
In queste dimensioni, ognuno trova la sua collocazione.