mercoledì 28 ottobre 2009

I toni che connotano la attuale situazione ...

... politica sono particolarmente esasperati. Giuseppe De Rita parla di antagonismo dilagante che - devo ammettere - non mi vede totalmente estraneo.
Antagonismo rinvia a contrasto, conflitto, rivalità. Prevede sempre l'azione contrastante di due forze, o di due persone in contesa tra loro. L'autore ritiene questo atteggiamento emotivamente spiacevole, infecondo ed inutile.
Ha ragione l'autore quando afferma che la vita è l'arte di mettere insieme, è correlazione, 'chiasma', ... ma - aggiungo io - vivere implica l'assunzione di ruoli e funzioni, di posizioni (l'essere genitore, un ruolo professionale, ...) che comportano l'essere di parte, la 'partigianeria', ricomprendendo, quindi, distinguo, separazione, identificazione, ....
L'autore contrappone all'emergente e travolgente antagonismo un difficile 'saper stare e saper attendere' (la capacità negativa di Keats) e cioè l'esigenza di capire le correlazioni fra gli opposti e lavorarci in termini trasversali, di interpretazione, di connessione e di mediazione. Anche trattenendosi, stando in silenzio.
E' difficile, molto difficile.

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