Certo le circostanze non sono favorevoli ...
e quando mai?
bisognerebbe … bisognerebbe niente
bisogna quello che è, bisogna il presente
Siamo costantemente sottoposti a pericoli. La fragilità è costitutiva dell’esperienza umana. Essere e agire comporta di per sé l'assunzione di rischi.
Le centrali nucleari rappresentano un'importante fonte di approvvigionamento energetico e contestualmente un pericolo per la salute umana. Ne intuisco il valore e i rischi.
Interpreto l''evento giapponese' nel seguente modo: si è verificata una possibile, benché remota, situazione che ha prodotto effetti catastrofici. Purtroppo è accaduto. Si può solo provare a ridurre il danno e imparare dall’esperienza.
È triste osservare ciò che si è mosso tutt’intorno. Venuta meno la possibilità di negare l’evento, non potendo ‘far finta di nulla’, siamo (s)caduti nella critica della tecnica e del progresso, cercando il colpevole: chi ha costruito la centrale, chi l'ha gestita, chi l’ha voluta, fino a chi ha deciso la politica energetica. Abbiamo avuto bisogno, insomma, di individuare un colpevole per giustificare l'accaduto, soprattutto per esorcizzare il rischio.
È triste osservare ciò che si è mosso tutt’intorno. Venuta meno la possibilità di negare l’evento, non potendo ‘far finta di nulla’, siamo (s)caduti nella critica della tecnica e del progresso, cercando il colpevole: chi ha costruito la centrale, chi l'ha gestita, chi l’ha voluta, fino a chi ha deciso la politica energetica. Abbiamo avuto bisogno, insomma, di individuare un colpevole per giustificare l'accaduto, soprattutto per esorcizzare il rischio.