sabato 26 maggio 2012

Vite esposte ed esibite

Le vite degli altri’ è un pregevole film di qualche anno fa. Nella Germania dell’Est degli anni Ottanta, Gerd Wiesler, capitano della Stasi, viene incaricato di spiare e tenere sotto controllo Georg Dreyman, famoso scrittore teatrale e intellettuale. Entra, si intromette abusivamente nella sua vita, anche quella più privata.
Oggi è diventato facile ed usuale trovarsi nella condizione del capitano della Stasi: entrare in contatto con il ‘privato’ delle persone. Quello delle persone più disparate. Pezzi significativi di vita sono venuti a portata di mano, tali per cui si può sapere come una persona è (anche fisicamente), dove è, chi incontra, cosa fa, cosa prova e pensa: talmente tanti elementi da poter ricostruire e immaginare stati d’animo, emozioni, insomma prefigurare intere situazioni.

domenica 13 maggio 2012

Scoprirsi privilegiati

A bordo di un ‘freccia bianca’ in attesa di lasciare la stazione di Brescia.
Osservo dal finestrino le persone sedute sulle panchine. Mi ritrovo in 'movimento' mentre altri sono 'fermi'. Sono occupato, anzi fatico a stare appresso alle ‘cose’, mentre altri, sempre più numerosi, si ritrovano sfaccendati, non sanno cosa fare.
Per alcuni il 'movimento' è sempre maggiore e vorticoso, a tratti travolgente, per altri vige una situazione di ‘blocco’ che progressivamente si espande, si irrigidisce. Tale condizione è diffusa, repentina nel suo avverarsi, drammatica nei suoi esiti.
Le differenze si acuiscono dando vita a vere e proprie disparità. Rimangono gli opposti: tutto pieno o tutto vuoto. Sono saltate le vie di mezzo: dentro o fuori, privilegiati o svantaggiati. Sono saltati i meccanismi di mobilità tra le parti. Si apre il baratro.