Mi trovo a ricoprire dei ruoli, quelli che per contingenza, percorso, talvolta merito, ho incontrato lungo la mia via. Ruoli anche scomodi e subiti. Alcuni di questi presentano una forte connotazione affettiva, come quelli di figlio e amico e, nella vita adulta, di marito e genitore; altri, invece, quelli relativi alla vita professionale e sociale, sono prevalentemente caratterizzati dalla dimensione del potere.
Il tentativo di aprire naso, occhi e orecchie di fronte alla 'vita', ancor più in un contesto, quello attuale, in piena mutazione, con-fusione, dove alla degenerazione si intreccia la rigenerazione, alla barbarie la genialità. Provare a 'tenere dentro' tutto quello che c'è, con la convinzione che l'esistenza di una 'cosa' oppure di un 'fenomeno' non sia mai un caso. Questa posizione è liberante: elimina la categoria dell' 'assurdo', del 'non senso' ed apre al 'possibile', al 'nuovo'.
domenica 20 febbraio 2011
giovedì 10 febbraio 2011
Il popolo, il suo potere e l'ordinamento costituzionale
Il consolidato scricchiola, da segni di cedimento.
Il baricentro degli equilibri geopolitici si sta spostando verso il ‘sud-est-asiatico’; il 'nord-africa' e il 'medio-oriente' sussultano rompendo equilibri decennali, quasi secolari; i paesi occidentali sono sotto pressione, evidenziando a turno pesanti crisi finanziarie; per non parlare degli spaccati della vita istituzionale italiana, inguardabili e impensabili. La realtà sta superando l'immaginazione e le istituzioni non riescono più a rappresentare e contenere l'emergente.
La parola al popolo, quindi?
Il baricentro degli equilibri geopolitici si sta spostando verso il ‘sud-est-asiatico’; il 'nord-africa' e il 'medio-oriente' sussultano rompendo equilibri decennali, quasi secolari; i paesi occidentali sono sotto pressione, evidenziando a turno pesanti crisi finanziarie; per non parlare degli spaccati della vita istituzionale italiana, inguardabili e impensabili. La realtà sta superando l'immaginazione e le istituzioni non riescono più a rappresentare e contenere l'emergente.
La parola al popolo, quindi?
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