lunedì 21 dicembre 2009

Tremo di fronte alla prospettiva di parlare d'amore ...

... Da tempo trascino questo testo.
E' difficile farlo senza banalizzare, ancor più in clima 'natalizio'. E' difficile anche perché condivido l'affermazione di G.L. Ferretti che l'amore 'e' un canto di per se', piu' lo si invoca meno ce n'e''.
La vita è piena d'amore, ma o viene ostentato oppure eluso o sviato, ovvero chiamato altrimenti, per imbarazzo e per paura della sua bellezza; ma anche per sua difesa.
Erri De Luca, grande studioso laico della 'sacra scrittura', prova a dare parole all'amore.
Mi piace e mi risuona il suo ancorare l'amore alla potenza del lascito storico delle scritture, ma allo stesso tempo il vederlo negli atti quotidiani, negli scenari e nelle immagini che scaturiscono dal nostro essere a contatto con cose e persone, anche le più ordinarie. Diventa, l'amore, atto creativo per eccellenza; lo stesso che riproduce l'uomo e la donna.
L'amore, scrive l'autore, è l'incomprensibile energia per la quale più se ne spende, più se ne riproduce. Al contrario, chi lo risparmia lo spreca, se lo ritrova inutile e marcito.
Sono convinto che solo nell'amore si esprime pienamente la vita; questo rimane il resto passa.
Alla vita la realizzazione ...

mercoledì 2 dicembre 2009

Essere imparziali non vuol dire essere neutrali ...

... Nel giorno della commemorazione di Nilde Iotti il Presidente della Camera ha affermato che 'Essere super partes non vuol dire rimanere estranei al confronto delle opinioni, perché la cultura democratica si fonda sul confronto delle idee'.
Il crescente clima di tensione che contraddistingue la vita sociale e politica italiana continua ad inquietarmi. In particolare la deriva dello stato di diritto è pericolosa ed ha tutte le caratteristiche dell'irreversibilità; mina il funzionamento dello stato democratico.
Roberto Saviano in riferimento alla recente proposta di legge sul 'processo breve' esprime con chiarezza il non poter stare zitti, l'urgenza di prendere posizione, anche di schierarsi. E schierarsi non significa ideologicamente, ma reagire di fronte ad una proposta che colpisce il paese e le persone che vi appartengono sia per i suoi effetti pratici, sia per l'ingiustizia che ratifica.
L'autore sostiene che uno dei contributi possibili è raccontare le verità o almeno provarci: un'informazione scomoda per chi la da e per chi l'ascolta, la osserva, la legge. Un modo non solo per essere scrittore, ma soprattutto per essere e sentirsi uomo.