venerdì 17 ottobre 2008

Ci collochiamo inesorabilmente ...

... tra 'passato' e 'futuro'. Tra forze che, per trascinamento, tendono a riproporre quanto c'è già e forze volte a rompere gli equilibri, facendo accedere istanze esterne.
Stare nel mezzo è difficile: tentiamo di evitarlo aggrappandoci alle polarità ideologiche conservatrici oppure progressiste, cariche di identità e appartenenza, ma altrettanto 'addomesticate' e 'incrostate' di elementi che tengono separati dalla realtà.
Lo stare nel mezzo è lo "stato delle cose", forse l'unica posizione che permette l'adesione alla realtà per quella che è, né quella già definita, né quella che si vorrebbe fosse.
Nel dialogo che vi propongo tra Alessandro Baricco e Claudio Magris viene a galla la necessità di abitare questa posizione, di accettarla, come unica condizione per capire e per conservare una possibilità di giudizio e di scelta.

lunedì 6 ottobre 2008

Non si scelgono i riferimenti fondamentali ...

... della propria vita: né il 'contenitore' affettivo, le figure parentali, neppure quello culturale. Nel corso della vita possono essere riconosciuti adeguati oppure no, in base a come sono stati interpretati e l'entità dei bisogni ai quali sono chiamati a dare risposta.
I riferimenti si prestano ad essere amati ma anche criticati.
Il cattolicesimo è stato il mio 'contenitore' culturale. Il bilancio della mia esperienza porta in evidenza che avevo bisogno più di confronto che di informazioni, più di spazio che di risposte, più di sollecitazioni che di norme, insomma più di incontro profondo che di religione.
Dentro tale prospettiva Patrizia e Umberto (il già incontrato Galimberti) dialogano intorno al processo educativo al quale siamo sottoposti.