giovedì 28 maggio 2009

La realtà è difficile da leggere ...

e da reggere, spesso insondabile e insostenibile.
La realtà risulta velata, sporcata e corrotta, soprattutto a causa dei nostri limiti, delle nostre paure; e queste sono tante e potenti.
Il testo che segue nasce da un accostamento ardito quanto intrigante: il teologo Alberto Maggi che parla all'Unione Atei Agnostici Razionalistici.
L'autore propone un percorso volto a ripulire l'immagine di Dio, in particolare slegandolo da sofferenza e punizione e andando a fare gli opportuni distinguo tra religione e fede.
Mi rendo conto di essere cresciuto a contatto con quelle che l'autore definisce le 'scorie che tradizioni, superstizioni, devozioni hanno accumulato nella religione, rendendo [spesso] il volto di Dio irriconoscibile'.

mercoledì 13 maggio 2009

Come si può rimanere uomini e donne ...

... di questo secolo, senza rinunciare a troppi 'pezzi di sé', senza dover adattarsi in modo più o meno conformista a ciò che è già dato?
Stella Morra, in una recente relazione - di cui propongo una sintetica elaborazione -, esprime due fondamentali concetti:
1. siamo 'carne e ossa' ma anche 'cultura' - siamo, cioè, imbevuti di schemi, impostazioni, ... frutto di storia ... noi siamo chiaramente il contesto dal quale siamo usciti, in particolare 'chi ci ha preceduto';
2. il criterio della vita non è la giustizia astratta, ma la realtà plurale e ambigua, una realtà che a volte funziona e a volte no (l'autrice riconosce che questa è una lezione durissima, quasi intollerabile).
L'autrice, ancora, arriva ad affermare che 'se non fai pace con la realtà (accogliendo e accettando tutta la ambiguità e la complessità che porta con sé), non sei in grado di stare nella tua vita a volto alto, indipendentemente dalla benedizione ricevuta o no, dal fatto che ciò che hai fatto sia stato riconosciuto o no'.