lunedì 3 agosto 2015

Gli altri come nutrimento


Vivo, mi alimento di coloro che mi stanno attorno, familiari, amici, ma anche tante persone "capitate", non scelte, quelle trovate, incrociate e più o meno frequentate.
Che piaccia o meno dipendo da coloro che mi stanno attorno.
A volte provo una sorta di commozione - usando le parole di Carmen Consoli - di fronte al"la generosità della gente che si nutre della ricchezza dell'incontro con l'altro".
Veniamo da una fase storica che ha minato e depotenziato il concetto di "incontro": ridotta la reciproca tolleranza e virtualizzato il contatto.
L'intolleranza verso gli altri è stata amplificata: non ci si adatta più, si marchiano più le differenze che le sintonie, anzi si cercano le prime pur di dare evidenza a se stessi, alla propria identità. Il detto "meglio soli che male accompagnati" è stato recepito in modo esasperato.
Anche l'approccio alla relazione è stato snaturato: più gestione di contatti che esercizio dell'incontro. Tutto viene gestito da remoto: c'è chi si presta ad esporre la propria vita ovvero chi fa l'osservatore. Si vede e si assiste ma non si vive. Abdicazione all'esistenza.
Si è imposta la forma (percezione, sensazione e immagine) sulla sostanza (incontro, confronto, vicinanza e contatto). Si vive una grande illusione di relazione, di incontro e di riconoscimento rappresentata dall'interfaccia dello smartphone, dalle notifiche e dai "mi piace"; gradevole quanto inconsistente illusione che distoglie dalla responsabilità verso se stessi e gli altri, non risponde al profondo bisogno di riconoscimento.
E' l'esito di decenni di evoluzione sociale e culturale che ha portato ad una scissione dalla realtà; ed oggi, in un tempo di crisi, di trasformazione, anche di ridimensionamento, in un tempo che vede lo scioglimento di tante illusioni, ritorna l'esigenza di riscoprire ciò che ha "valore", ciò che "tiene in piedi" le persone.
L'unica possibilità è abbandonarsi all'incontro quotidiano: volti e sguardi vicini, incroci di vita vissuta, pensare e progettare insieme ciò che può avvenire. Solo questo resta.

Foto: Africa: Healthy Breakfast

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