martedì 5 maggio 2015

L'irriducibile e imprescindibile responsabilità

Incolpevole mi ritrovo in vita.
Intorno a me un contesto trovato, non scelto, subito, che mi ha avviato lungo consolidate, benché relative, strade: quelle maturate lungo il tempo, quelle disponibili. 
Posto lungo questi binari, nel percorrerli, provo continuamente a coglierne senso e significato. Spesso invano. Concludo - come Caparezza - che iodellavitanonhocapitouncazzo.
Poche le certezze maturate, se non la convinzione di essere dentro un percorso vincolato di costruzione ed espressione di una temporanea identità, innestata nel pregresso, destinata inesorabilmente a finire; la fattiva contribuzione nel presente è il lascito - biologico, materiale e culturale - a ciò che verrà dopo di me.

Le istanze significative hanno a che fare con un duplice processo: quello fisico/biologico e quello della trasmissione intergenerazionale.
Il ciclo biologico è chiaro: si nasce, si cresce, si deperisce e si muore. Un inizio e una fine certi; meno il percorso che unisce i due estremi. Nel mentre viene svolta una funzione intergenerazionale: staffetta che unisce ciò che precede con ciò che viene dopo. Siamo un pezzo di storia destinata a trascendere noi stessi e di questa svolgiamo la necessaria funzione di trasmissione, riproducendo ed elaborando: DNA, cellule, conoscenza, relazioni, connessioni, know how, anche artefatti. Si crea e procrea, si genera e rigenera.
L'inevitabile processo non necessariamente è evolutivo, può essere anche regressivo. Il susseguirsi delle fasi storiche ha visto la crescita, lo sviluppo, la regressione e la distruzione; l'esperienza umana porta con sé sia esempi di realizzazione che di distruzione, anche autodistruzione.
Non dipende da noi l'indirizzo dei tempi, ma persistono in capo a noi irriducibili responsabilità: spetta a noi conseguire senso e significato della strada percorsa, spetta a noi decidere quale posizione assumere rispetto al contesto circostante; insomma è tutta nostra la responsabilità della realizzazione personale come anche la scelta di assecondare o meno le istanze presenti nella fase storica incontrata, mettendosi a disposizione o meno, contribuendo o meno a ciò che ci circonda.

Foto: Time

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