Sono circondato da contesti,
situazioni, azioni che non generano valore, ovvero la cui produzione si limita
allo stretto necessario per giustificare il proprio esistere. Pura difesa dell’‘as is’. ‘Il compito primario’ è perso di vista.
Le conseguenze di
questa deriva sono gabbie, circoli viziosi, incomprensioni, blocchi,
collusioni, corruzioni, abbandoni, solitudini, anche violenze. Presenti in
abbondanza. Conclamate.
Fertile, invece, è il
contesto capace di comporre l’esistente, valorizzando e sviluppando risorse ed energie
disponibili: combinare singole istanze – persone e/o risorse che siano – fino a
dar vita a qualcosa d’altro, nuove entità, anche identità. Grande è il bisogno di
alleanza.
E non è solo una questione legata al ‘fare’ operativo: si può infatti attivare apprendimento, diffondere conoscenza, costruire legami, avviare relazioni, accendere passioni, insomma seminare ‘vita’ lungo la strada andando a tracciare percorsi, istituire storie.
E non è solo una questione legata al ‘fare’ operativo: si può infatti attivare apprendimento, diffondere conoscenza, costruire legami, avviare relazioni, accendere passioni, insomma seminare ‘vita’ lungo la strada andando a tracciare percorsi, istituire storie.
Ogni aspetto della
vita ne viene ricompresa: la famiglia e il lavoro, in primis, e poi tutte le
situazioni presenti nella quotidianità, ogni occasione nella quale si è
chiamati ad esserci, a fare, ad esprimersi.
Questa è la sfida
posta ad ognuno: stare dentro la quotidianità serenamente e, ove il contesto lo
permetta e qualora dotato di risorse, costruttivamente, dando un contributo affinché
le cose accadano, gli obiettivi vengano raggiunti, le persone, i gruppi e le istituzioni
crescano, evolvano. Questa è terapia della vita. Terapia ecologica.
Ecco un metro interessante
per misurare l’esistenza: la contribuzione data allo sviluppo di senso e
significato.
È vero, il contesto
favorisce od ostacola, rende possibile o vincola. Compito di ognuno è tenere la
lampada accesa, pronti a metterci del proprio qualora si apra la possibilità.
Foto: Terapia Ocupacional 31
Foto: Terapia Ocupacional 31
Nessun commento:
Posta un commento