mercoledì 28 gennaio 2009

Su scienza e religione si è catalizzata ...

... l'illusione, se non la 'promessa', della soluzione delle questioni umane e sociali: l'adesione incondizionata dovrebbe preservare da ogni male (libera nos a malo).
Finché tutto va bene l'equilibrio regge, ma quando la vita fa il suo corso ... emerge la debolezza di tali ipotesi.
Facendo perno sulla religione ebraica, Shalom Auslander, con spirito provocatorio quanto irriverente, evidenzia le collusive quanto minacciose prassi educative della religione orientate da questa falsa promessa. L'autore, infatti, parlando dell'educazione ricevuta, parla di una testa piena di cose che rendono ogni momento della vita insopportabilmente doloroso.
Benché non a questi livelli, anche io penso di essere cresciuto dentro sollecitazioni di tal genere: la minaccia della malasorte se non avessi adempiuto alle prassi consolidate, il rischio di perdere l'appartenenza originaria se non mi fossi conformato alle abitudini, l'ignoranza di pezzi significativi di umanità in quanto considerati sbagliati e devianti, il mancato riconoscimento di dimensioni profonde della vita perché valutate pericolose, ....
L'autore aggiunge una opportuna precisazione: non voglio sostenere che la religione ebraica sia terrorizzante e abusiva, ma che così mi è stata insegnata.

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